Il Progetto

L’associazione vuole garantire la pratica sportiva ai bambini in maniera non selettiva cercando di mantenere quote di partecipazione accessibili (sport di qualità per tutti), difendere e diffondere il ruolo educativo dello sport come momento fondamentale della crescita permanente dell’individuo e momento di confronti su diritti e doveri reciproci tra compagni e con gli avversari: prima che dirigenti, atleti, allenatori si è essenzialmente persone.

La Beta pone l’accento sul reclutamento di quanti hanno voglia di divertirsi praticando lo sport con impegno in un ambiente distensivo e familiare; anche in questo senso la Società ribadisce la centralità della cura dei piccoli e degli adolescenti. La Beta, infatti, è nata e cresciuta in un quartiere socialmente piuttosto eterogeneo ponendo il ruolo aggregativo ed educativo al di sopra delle valenze agonistiche, subentrate solo a seguito del conseguimento degli obiettivi primari, e si può attribuire in parte la sua crescita proprio alla capacità di dare attenzione a tutti, soprattutto ai più piccoli. Non è eccessivo in tal senso affermare che la Beta riveste un ruolo sociale non secondario a quello sportivo all’interno delle comunità in cui opera. La partecipazione delle famiglie degli allievi e il loro rapporto di mutua fiducia con la Società sono uno dei pilastri su cui la Beta fonda l’attività rivolta ai bambini, proponendo lo sport come momento di gioco e svago ma anche come esperienza di socialità, aggregazione, interazione, tutti aspetti essenziali della formazione del carattere di cui l’organico Beta diventa inevitabilmente corresponsabile insieme ai familiari dell’allievo.

Beta in oratorio

Ritenendo punto fondante dell’operatività sopradescritta, la Beta ha moltiplicato in questi ultimi periodi i suoi sforzi per ampliare la presenza e l’azione negli oratori a supporto dell’organizzazione dell’oratorio stesso, integrando l’attività degli animatori già presenti o fornendo degli animatori agli oratori che non ne dispongono. Si tratta evidentemente di un’azione educativa che avviene per mezzo dello sport, finalizzata al coinvolgimento dei bambini e degli adolescenti con l’obiettivo di trasmettere loro una passione che diventi un mezzo per tenerli lontani da “strade pericolose” in uno alla trasmissione dei valori che la cultura oratoriale è in grado di trasmettere a ciascun ragazzo. L’azione viene attualmente portata avanti, seppur con delle differenze, negli oratori di S.Giuseppe e S.Gregorio Magno a Pirri, Parrocchie ad alta concentrazione di famiglie con gravi situazioni di disagio socio/economico, Parrocchia Madonna del Carmine in centro a Cagliari, zona ai margini di un quartiere in cui la multi etnicità richiede una forte presenza moderatrice ed aggregativa.

In alcuni altri Oratori di Cagliari la BETA sta cercando di avviare l’operatività descritta con l’obiettivo di creare una struttura interoratoriale, la più ampia possibile.

L’ Oratorio è il luogo dal quale nasce l’idea del Campus, la risposta della Beta quando la Scuola va in vacanza.

Beta a scuola

Altro punto fermo del programma educativo allo sport seguito dalla BETA è la divulgazione, attraverso i plessi scolastici che hanno accettato il nostro progetto, di mini attività, rese gratuitamente, finalizzate all’istruzione sui fondamenti del Basket e sui principi educativi che lo guidano.

Criticità ed esigenze

Sono le difficoltà, piccole o grandi, che la Beta affronta al pari di tante altre realtà dello sport locale; con umiltà e consapevolezza, e con un forte spinta propositiva, si cerca di anno in anno di migliorare la situazione, già ben avviata (almeno per quanto dipende dalla Società), con la speranza per il prossimo anno di dichiarare risolto almeno uno dei punti critici elencati qui di seguito.

Attività di massa

Dimensioni elevate e necessità di grande impegno organizzativo e di spazi adeguati, anche in considerazione della insufficiente e precaria disponibilità di strutture pubbliche concesse dagli Enti Locali.

Costi elevati

Necessità di finanziamenti e conseguente organizzazione di attività economiche e ricerca di sponsorizzazioni per sostenere le ingenti spese che riducono puntualmente all’osso le risorse finanziarie delle piccole società sportive.

Complessità dell’organizzazione

Difficoltà a far percepire distintamente alle famiglie e ai Soci adulti la direzione e la dimensione dello sforzo organizzativo della società.

Rapporti con le altre società sportive, con le federazioni e con gli enti pubblici.

Se il primo aspetto richiede essenzialmente un po’ di diplomazia, reciproca disponibilità e tanta buona comunicazione, gli altri due sono sicuramente più macchinosi e non di rado ritardi, inadempienze e altre pastoie burocratico-politico-amministrative sono il classico granello di sabbia che blocca un ingranaggio sapientemente oliato.